Mazzoleni Art di Londra inaugura la prima mostra sulla Pittura Analitica in Gran Bretagna (maggio-giugno 2016).
a cura di Alberto Fiz con catalogo Silvana Editoriale
Inaugurazione con la presentazione del libro “perché” edito da Primo Marella Gallery, 2016, contiene nel “perché” di Marchegiani i motivi del suo operare: il considerare dell’artista l’arte un umano linguaggio nella funzione comunicativa, ma anche non ripetitiva, né stantia, né anacronistica. Uno sguardo costante al di fuori dello studio con rari periodi di ripetizione d’opera (vedi “grammature” 1973-1979) e, come dice Alberto Fiz: “Ogni opera di Marchegiani, contiene tutte le precedenti in una sola moltitudine, il work in progress prosegue da sessant’anni senza sosta nella circolarità di un pensiero ribelle, pronto, ogni volta, a sfidare le nostre certezze e le nostre frustrazioni perbeniste
Monolite in bilico (1979) di Elio Marchegiani, era un progetto pensato per la nuova città di Gibellina e avrebbe previsto un monolite di ardesia (o lava vulcanica), rappresentante la forza della natura, poggiato in bilico su un grande uovo di travertino, simbolo di rinascita.
www.moremuseum.org
http://design.repubblica.it/2015/10/02/nuove-acquisizioni-per-more/
Art Verona 2015
La Commissione Selezionatrice del Fondo Acquisizioni Fondazione Domus per l’arte moderna e contemporanea – composta dal prof. Luca Massimo Barbero, direttore artistico di Fondazione Domus;
dal prof. Mario Gandolfi, rappresentante di Fondazione Domus e dal dott. Guidalberto di Canossa, vicepresidente di Veronafiere –ha scelto le opere che saranno acquisite dall’Istituzione e che andranno ad arricchire le Collezioni museali scaligere.
Tra le opere scelte:
Elio Marchegiani “Grammature di colore” 1973 (Galleria Giraldi, Livorno)
31 Agosto 2015 – Mostra “GRAMMATURA-MENTE INTIMO” Ischia
Gli amici di Ischia hanno, per l’occasione del ottantaseiesimo compleanno di Elio Marchegiani, scitto un loro pensiero. Estrapoliamo dal pensiero di Maria D’Ascia: Sopra di lui, il cielo di Ischia … dentro di lui, la sua arte. Ecologia, etica e politica: la sua opera è esempio, legge universale, promessa all’umanità…
Pittura Analitica Ieri e Oggi è un grande progetto espositivo a cura di Alberto Fiz previsto in occasione dell’Expo nella sede della Primo Marella Gallery di Milano che analizza una delle più importanti esperienze europee attraverso due mostre. La prima indaga la Pittura Analitica negli anni settanta ed è prevista dall’11 giugno al 13 settembre, mentre la seconda, che si svolge dal 23 settembre al 26 ottobre, propone l’attualità del movimento presentando le opere a partire dal 2000. Una nuova rassegna riepilogativa delle due tappe milanesi sarà allestita alla Primae Noctis Art Gallery di Lugano dal 26 novembre 2015 al 12 gennaio 2016.
Collana d’Astronauta
Un gigantesco fantastico monile: “L’omaggio dei terrestri alla più bella creatura del Cosmo” alla Torre di Guevara di Ischia, 2010
“Tanti anni fa, dice Marchegiani, un certo Cristoforo Colombo convinto che si potesse arrivare dalla Spagna direttamente alle Indie, senza circumnavigare l’Africa, riuscì ad avere delle navi da una buona regina, e partì verso l’ignoto con la sua enorme convinzione e con delle casse misteriose che nessuno poteva toccare. Dopo diverse peripezie ormai note a tutti, Colombo riuscì alfine a sbarcare in alcune terre che egli credeva l’India, mentre in realtà altro non era che la futura America; e fu a questo punto, che le misteriose casse svelarono il loro contenuto. Portate con religiosità sulla terra sospirata, furono aperte ed il loro ventre mostrò un’infinità di oggetti e monili che riflettendo la luce del sole si illuminavano quasi, creando delle fantasiose figure ed incutendo negli indigeni un venerando rispetto verso l’uomo venuto dal mare.
In questo tempo, continua Marchegiani, si è venuta ricreando una nuova situazione di scoperta, anzi usiamo il termine esatto: conquista; la luna infatti è ormai talmente vicina con la sua realtà, che sembra quasi dietro l’angolo, ed è il primo balzo verso altri pianeti anche molto più grandi della terra. E’ solo per gli eventuali abitanti del Grande Pianeta X che ho progettato degli immensi monili. Certo, che vuoi mettere al collo di una femmina alta 60 metri? Una collana di perle di almeno 250 metri!
[…] Ma io non sono il Colombo della situazione, non sono io a dover vendere i prodotti, ad asservire gli extra-terrestri a noi. Lascio il compito a chi è giusto che lo svolga: gli astronauti.”
da “La situazione artistica in una conversazione con Elio Marchegiani” di Toti Carpentieri “La Tribuna del Salento”, Lecce, 10 gennaio 1969.
La grande scacchiera, 1976 – 1500×300 cm – installazione Bocconi Art Gallery, 2014
Viene progettata ed eseguita alla fine del 1976 su invito del Maestro Franco Farina per l’inaugurazione nel 1977 del Padiglione d’Arte Contemporanea Parco Massari di Ferrara.
A sessessant’anni dalla firma di Duchamp su “Fountain R.Mutt, 1917” che diventa così scultura e dopo la pubblicazione nel 1975 del “Duschamp invisibile” di M. Calvesi, che evidenzia tra l’altro l’esoterismo ed il simbolismo duchampaiano, nell’imperversante polemica, di quegli anni 70, sulla concettualità dell’arte, nella costante ironia del suo operare, verticalizza l’esoterico pavimento del tempio salomonico – massonico, sottraendo ad esso la scacchiera di quel Duchamp che rappresenta pure, ed è facile comprenderne il motivo, il rifiuto di un’Arte passiva, il ritiro dell’Artista e la nascita di un Duchamp scacchista.
Sulla scacchiera e sulla sua storia e simbologia si rimanda alla ricerca del lettore.
La scacchiera, contaminata dalla “Grammatura di colore” simbolo e firma dell’artista, un omaggio oltraggio a Duchamp?… o solamente uno dei tanti momenti di un artista ricercatore che dichiara il suo “fare per far pensare” dove l’Arte è “una scienza esatta che ha avuto la fortuna di non esserlo”